In affitto è un tuo diritto

L'autonomia differenziata approvata dal governo Meloni ripropone pari pari ciò che è avvenuto con il passaggio alle regioni delle politiche per la casa 25 anni fa.

  • Oggi abbiamo 20 leggi regionali che stabiliscono regole e diritti diversi in materia di edilizia popolare e sociale.
  • Le regioni con un reddito procapite più alto offrono ai cittadini residenti contributi più sostanziosi, anche se insufficienti, per le politiche abitative.
  • il 7% (oltre 60.000 alloggi) del patrimonio pubblico è sfitto perchè il governo Meloni  non fa investimenti per la loro ristrutturazione ed i bilanci delle regioni non hanno risorse adeguate.
  • 650.000 famiglie sono nelle mani della speculazione immobiliare che propone affitti incompatibili con il proprio reddito.
  • i giovani che cercano casa per studio e per lavoro in altra regione non la trovano.                                                   

Nella legge non sono previste risorse per alla definizione degli obiettivi minimi relativi ai diritti in materia di : servizi per l'infanzia, la sanità territoriale, la formazione, la casa, il trasporto locale,  ecc.... significa negare ai bambini e ai giovani il diritto ad avere pari opportunità nella costruzione del proprio percorso di vita, ed alle donne di avere servizi di sostegno alla libertà di essere madre e lavoratrice.

Non dimentichiamo poi le ridicole e dannose previsioni di assegnare alle regioni la politica commerciale con l'estero, la protezione civile,la sicurezza sul lavoro, la previdenza complementare, la ricerca scienfica e tecnologica, ecc. che porterebbero alla crescita di tanti apparati burocratici e con poche risorse e competenze tecniche adeguate.

Per tutte queste ragioni il SUNIA dell'EMILIA ROMAGNA HA DECISO DI ADERIRE ALLA CAMPAGNA DI RACCOLTA FIRME PER IL REFERENDUM DI ABROGAZIONE DELLA LEGGE.

VOGLIAMO UNA ITALIA UNITA E FORTE IN GRADO DI OFFRIRE A TUTTI I CITTADINI ITALIANI GLI STESSI DIRITTI a partire da quello della casa.