Nei provvedimenti emanati per rimborsare chi è stato colpito dall’alluvione purtroppo, e non ne abbiamo compreso le ragioni, non sono previsti con chiarezza i rimborsi per chi non era residente, ma solo domiciliato con un regolare contratto di affitto.
Nel caso poi dei primi risarcimenti per i danni subiti, la norma ha messo in alternativa il risarcimento del proprietario per i danni all’immobile e quelli dell’inquilino per l’arredamento di sua proprietà. Per non parlare poi del piccolo proprietario che aveva affittato il proprio appartamento ammobiliato che, non essendo residente abitualmente nell’alloggio, non può fare domanda di risarcimento.
Abbiamo sollecitato al Parlamento emendamenti al DL 61 in corso di conversione e sollecitato il ministro Musumeci e la Struttura commissariale ad intervenire.
Al momento nulla è successo e purtroppo in alcuni casi sono scaduti i termini per le domande. Anche in questo caso il colpevole ritardo della nomina del commissario ha generato un grave attendismo e problemi di ogni tipo ai cittadini interessati.
Tutto questo è assurdo e inaccettabile.
Da parte nostra, il SUNIA continuerà a dare indicazione di fare ugualmente le domande ai Comuni contando su una modifica dei provvedimenti.