è la terza legge di bilancio consecutiva che non prevede alcuna risorsa per affrontare il bisogno di case a prezzi accessibili per i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati e le pensionate. Non un euro viene destinato alla manutenzione ordinaria e straordinaria e alla riqualificazione energetica del patrimonio pubblico sempre più vecchio, non un euro per aumentare il patrimonio pubblico che risulta inadeguato per il numero crescente di famiglie povere e per un ceto medio impoverito che non riesce a pagare gli affitti di mercato.
Per queste ragioni il SUNIA ha aderito alla giornata di mobilitazione prevista per il 29 di novembre prossimo che ha come obiettivo una modifica della legge di bilancio a partire da maggiori risorse per la sanità e la scuola pubblica, i servizi alla persona e una maggiore tutela dei salari e pensioni con un fisco più equo. Tutto senza scordare la necessità di incentivare investimenti per la salvaguardia dell’occupazione dei settori industriali oggi in cassa integrazione e invita ad essere presenti alla manifestazione regionale prevista a Bologna.
Inoltre il 17 e 18 novembre nella nostra regione si vota per il rinnovo dell’assemblea legislativa regionale che rinnoverà le cariche di governo della regione.
In questi ultimi 5 anni come SUNIA abbiamo avanzato proposte di politiche di investimento sul diritto alla casa che sono state accolte dalla giunta regionale uscente, ne citiamo solo alcune:
10 milioni ogni anno per il ripristino di alloggi pubblici che hanno consentito, anche in assenza di risorse nazionali, che venissero riassegnati in regione migliaia di alloggi popolari;
Mediamente 10 milioni ogni anno per aiutare le famiglie con il contributo a pagare l’affitto di mercato troppo alto per i loro redditi;
7 milioni per la rinegoziazione dei canoni di affitto;
7 milioni per la realizzazione di progetti per la realizzazione di alloggi socialmente sostenibili;
misure certo insufficienti per l’emergenza abitativa che colpisce le nostre città ma importanti dinnanzi al nulla del Governo e della maggioranza che lo sostiene.
Il SUNIA invita i propri iscritti ad esercitare questo diritto costituzionale, non dà indicazioni di voto ma ritiene utile un voto per chi ha dimostrato in questi anni e dimostra, attenzione alle politiche per il diritto alla casa.